I trattamenti più richiesti nel periodo post- estate e nel periodo autunnale in generale, includono sedute con filler intradermici, volti a rimodellare e ripristinare il viso, dando un aspetto ringiovanito e più fresco.
I filler intradermici ovviamente hanno azione riempitiva delle rughe più o meno profonde, donando un maggiore volume a zigomi e labbra, ripristinando inestetismi come rughe e cicatrici da acne per un aspetto ringiovanito immediato.
I fillers possono essere di tre diverse categorie: riassorbibili o biologici, sintetici e parzialmente sintetici. Vediamoli nel dettaglio:
Fillers riassorbibili: sono riempitivi temporanei, formulati con sostanze che, nell'arco di 3-10 mesi, vengono completamente metabolizzate dall'organismo (dunque perdono la loro efficacia). Le sostanze più utilizzate sono:
Acido ialuronico;
Collagene;
Acido polilattico.
Fillers semipermanenti: sono riempitivi riassorbiti lentamente dall'organismo, indicati per volumizzare zigomi e labbra, ma efficaci anche contro le rughe profonde del viso. Il loro effetto può durare fino a tre anni. Tra i fillers semipermanenti più noti, si annoverano:
Idrossiapatite di calcio;
Microsferule di polimetilmetacrilato.
Fillers non riassorbibili (permanenti): il silicone e la poliacriliammide sono i capostipiti di questa categoria. Sono fillers permanenti perché l'organismo non riesce a metabolizzarli. Sono indicati per correggere rughe e pieghe molto profonde.
La ricerca della bellezza e i primi tentativi di eliminare i segni del tempo risale a secoli fa.
La perdita di tono e dell’elasticità della pelle è una naturale conseguenza dell’invecchiamento.
Le tecniche di riempimento risalgono già agli inizi del 20° secolo, quando a Vienna venne eseguito per la prima volta un trattamento con paraffina liquida, per poi scoprire nel 1914 che le complicanze erano tante, così da fermare il suo utilizzo nel mondo Occidentale, mentre nel lontano oriente fu utilizzato fino agli anni ‘50.
Purtroppo però le infiammazioni croniche molto spesso progredivano in ulcere e necrosi e questa fu la causa, secondo molti storici della medicina estetica, di un ritardo notevole nell’avanzamento della chirurgia cosmetica.
Si passò poi al collagene bovino che, nonostante avesse ottenuto l’importante approvazione FDA, aveva degli svantaggi considerevoli.
Purtroppo il collagene bovino dopo l’infiltrazione viene immediatamente riconosciuto dal sistema immunitario come sostanza estranea all’organismo ed eliminato in 2-3 mesi circa. Molti studi hanno infatti dimostrato la completa scomparsa del collagene dopo 3 mesi dal trattamento, con la conseguente necessità di ripetere le infiltrazioni per mantenere un risultato soddisfacente. L’allergia al collagene bovino rappresenta il principale problema dell’uso di questo filler. Una percentuale infatti compresa tra il 3% e il 5% dei pazienti presenta reazioni di ipersensibilità al materiale utilizzato con la conseguenza che in Europa ma anche negli Stati Uniti viene impiegato sempre meno nella pratica clinica.
Il primo filler dermico a base di acido ialuronico fu sviluppato nel 1989, per cercare una soluzione alle iniezioni di collagene bovino.
L'acido ialuronico - o ialuronano - è un glucosaminoglicano costituito da unità disaccaridiche non solforate di acido glucuronico e N-acetilglucosamina che si ripetono, dando origine a un polisaccaride ad alto peso molecolare.
Insieme a collagene ed elastina, l'acido ialuronico è uno degli elementi compositivi della matrice extracellulare di differenti tessuti animali, compreso il derma.
Quale filler di acido ialuronico è adatto ai diversi trattamenti?
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A presto,
Il Team di MedicalFill
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